TI RACCONTO LA STORIA DEI FOTOTIPI

Protezioni solari, quanto ne sai?

Oggi ti voglio spiegare un argomento che non è mai stato capito alla perfezione e coglie impreparate le maggior parte delle persone, quando si arriva in questo periodo dell’anno e cioè… “il mondo dei fototipi e degli schermi solari”

Cosa sono i fototipi? In dermatologia esiste una classificazione basata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente nella pelle in condizioni naturali ( Fitzpatrick è il signore che ha creato la classificazione dei fototipi)

(Mettitela via! Nasci con un determinato fototipo e quello è)😋

La melanina

Madre natura ha dotato l’essere umano di questo pigmento a mio dire magico .
È il pigmento presente in maggiore quantità nella pelle, ma anche nei capelli, nel tessuto sotto l’iride, nei peli ed è prodotto da delle cellule apposite chiamate melanociti In base a vari fattori, ogni individuo possiede quantità diverse di melanina, che corrispondono a un diverso colore di capelli, occhi e pelle.

Più la melanina è elevata più saranno scuri gli occhi, i capelli e la pelle.
Più la melanina è bassa più saranno chiari gli occhi , i capelli e la pelle. Fino a qui, niente di difficile… ma adesso viene il bello!
É il momento di fare entrare in gioco un valore importantissimo: quello del fototipo. Perché quest’ultimo definisce e classifica la quantità di melanina posseduta da un individuo.

Perchè è importante che tu conosca il tuo fototipo?

Perché il fototipo indica la reazione della pelle ai raggi ultravioletti provenienti dal sole ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere tramite essa:
fototipi più bassi (chiari) si scottano più rapidamente, si abbronzano poco e lentamente. Hanno bisogno di protezioni solari alte per evitare gravi danni come il tumore alla pelle ed ustioni.

fototipi più alti (scuri) si scottano solo dopo lunghe esposizioni al sole (o addirittura non si scottano proprio mai come il fototipo 6), si abbronzano rapidamente ed hanno bisogno di creme solari con fattore di protezione più basso.
Conoscere il proprio fototipo è il punto di partenza per preservare la salute della propria pelle, dato che passiamo tutto l’inverno a massaggiarla, a metterci creme, sieri, maschere… poi arriva l’estate e ci dimentichiamo totalmente di trattarla (lo so non ti vedo ma è come se fossi con te al mare)


Ora scommetto che muori dalla voglia di sapere qual è il tuo fototipo 😁 voglio semplificarti la vita 😁

Sai, nel mio istituto per poter visionare la pelle al microscopio utilizzo uno strumento che si chiama SKINTEST, un computer con diverse “LENTI” CHE MI PERMETTONO DI ANDARE A SCOVARE I DIFETTI PIU’ PROFONDI DELLA CUTE. Una di queste speciali lenti mi aiuta ad andare a classificare il fototipo delle mie ospiti e sai qual è la cosa che mi fa più pensare? è che NON ho ancora analizzato un fototipo più alto del 2. Qui dove viviamo (nord Italia) è rarissimo trovare un fototipo di tipo 3, ancor di più i tipi 4 o 5. Ti invito, anzi ti raccomando, a chiedermi un test del fototipo quando vieni in negozio, non solo ti dirò a quale fototipo appartieni, ma quale prodotto solare è più adatto per il tuo viso ed il tuo corpo .

Ma quindi con la protezione solare alta mi abbronzo di meno?


Questa è una affermazione falsa, perché ci si abbronza comunque dal momento che la pelle reagisce all’esposizione solare producendo melanina per difendersi. La protezione solare elevata serve solo ad evitare che i raggi UV penetrino in profondità nella pelle, il che porta a conseguenze spiacevoli:

  • danneggiamento cellulare;
  • abbronzatura meno graduale e quindi meno duratura;
  • aumento del rischio di scottature;
  • aumento del rischio di tumore della pelle;
  • accelerazione del processo di invecchiamento cutaneo (più rughe).

Quindi è importante usare SEMPRE una protezione solare: il suo uso permette una abbronzatura graduale, sicura e duratura.

Facciamo un po’ di chiarezza sul “SPF”

“SPF” sta per fattore di protezione solare o fattore di protezione dalle scottature?

Tra le informazioni in etichetta l’ “SPF” è forse quello più conosciuto, che sta per Sun Protection Factor (fattore di protezione solare).

Maggiore è il numero dell’ “SPF” maggiore è protezione e vale la regola generale per cui nella scelta di una crema, l’ “SPF” debba essere inversamente proporzionale al fototipo.

Ovvero: prediligeremo una crema con “SPF” elevato (come 50) quanto più vicini a fototipi bassi, come 1-2 (carnagione chiara o molto chiara, capelli dal biondo al castano chiaro, suscettibile di scottature con facilità).

Ma quale è il vero significato dell’ “SPF”?

PRECISIAMO: sarebbe più opportuno riferirsi al concetto di Fattore di protezione dalle scottature solari, perché parliamo di un sistema volto a misurare la protezione contro i raggi Uv (quelli responsabili delle scottature)

Come specificato dalla Food and Drug Administration (FDA):

“Il valore SPF indica il livello di protezione dalle scottature fornito da un prodotto solare”Questi prodotti , misurano la quantità di esposizione ai raggi Uv tale da causare una scottatura su una pelle protetta rispetto a una non protetta.

E qui veniamo ai numeri! Una crema con SPF 15 significa che permetterà di rimanere al sole prima di scottarsi 15 volte più a lungo che senza crema 😥

SPF 30 non è il doppio di 15
Altri numeri sono quelli invece relativi alla quantità di radiazione schermata: una crema con SPF 15 fa passare circa 1/15 dei raggi Uv (ovvero ne scherma circa il 93%), una con SPF 30 ne fa passare 1/30 (ovvero ne scherma circa il 97%) e una a protezione elevata, con SPF 50 ne fa passare 1/50 (ovvero ne filtra il 98%).
Questo significa che oltre un certo numero, all’aumentare dell’SPF, la quota schermata di radiazioni filtrate cresce molto lentamente.

Quale prodotto scelgo?

SPRAY magari meglio per i più piccoli, per facilità di applicazioni, mentre gli STICK sono più comodi sulle labbra e intorno agli occhi, sui piccoli tatuaggi e sui nei.

GEL sono indicati per le zone ampie del corpo per facilità di stesura.

Le CREME usale sul viso, ripeti l’applicazione spesso ogni 2 o 3 ore, in più ricorda che resistente all’acqua non è sinonimo di idrorepellente, quindi se fai un bagno in mare o in piscina, è chiaro che la protezione solare se ne andrà.

Le creme solari sono le protagoniste indiscusse delle raccomandazioni dei medici, in particolare con l’arrivo dell’estateperché rientrano tra le soluzioni che abbiamo per difenderci dai danni del sole.

Ti sgancio una verità assoluta :

LA MIGLIOR CREMA ANTIRUGHE E’ LA PROTEZIONE SOLARE

Ora abbiamo che sfatato il mito che con la protezione solare non ci si abbronza, anzi… abbiamo capito che non solo terrà i raggi dannosi lontani dalla nostra pelle, ma garantirà un “dosaggio” di sole graduale , per un’abbronzatura DORATA

Ho scelto per le mie ospiti i migliori prodotti per un’abbronzatura luminosa e sana.

Li trovi già tutti disponibili nel sito, nella categoria “DA PORTARE AL MARE”.

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